lunedì 3 novembre 2014

Una semplicità disarmante




E' così che sono le cose belle: disarmanti. Una parola meravigliosa, che racchiude il significato di tutte quelle volte nelle quali non ci  riusciamo a spiegare a parole.La cantava anche Jovanotti ne "l'ombelico del mondo". E la cosa più disarmante in assoluto è la semplicità. Di fronte a questa le nostre barriere cadono, i nostri mille muri crollano e rimaniamo letteralmente senza armi per poterci difendere. Fa paura, sì. Ma è una sensazione meravigliosa. Da questi momenti  non dobbiamo scappare, questi sono gli istanti per cui vale la pena. Vale la pena congelarsi con tanto di sciarpa, cappello e guanti camminando per le strade di una città che non è la tua. Vale la pena fare quell'ultimo tentativo, che non importa come andrà a finire, ma dimostra a te stessa che puoi sopravvivere. Puoi sopravvivere anche quando le cose non vanno come volevi tu,anche quando pensavi che il dolore ti avrebbe schiacciata. Vale la pena piangere di gioia di fronte ad una cosa che è troppo più grande di te. 
Tutte queste cose sono disarmanti. 
Sono disarmanti come l'imbarazzo che provi quando arrivi nel locale e tutti cominciano a gridare il tuo nome. Come la festa a sorpresa di un compleanno che non avevi proprio voglia di festeggiare. Come quelle risate fatte non solo con la bocca, ma con il cuore, quelle che ti lasciano senza fiato perché non riesci a smettere, e non sai neanche tu il motivo per cui avevi iniziato a ridere. Come quelle opportunità che capitano così, senza una reale ragione. Come quelle volte in cui non hai pretese, e quelle volte nelle quali con la stessa semplicità pretendi troppo da te stessa. Disarmanti come la semplicità della colazione alle 7 e 15, dopo la quale torni a dormire. Come le persone che ti stanno accanto, solo per ricordarti che non sei da sola. Anche quando ti ci senti, o quando vorresti esserlo. 


















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